Canto al Re il mio poema

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Una pieve di campagna, colline ammantate di verde e occhi colmi di stupore...
Inizia così l’avventura di questo concerto – meditazione, alla ricerca instancabile di qualcosa da dire di quell’ineffabile Mistero del quale, per quanto possiamo sforzarci noi uomini senz’ali, si può predicare solamente l’inesprimibilità.
I dubbi, le domande, le gioie profonde che hanno segnato Maria nei giorni di quell’Annuncio, unico e irripetibile, hanno accompagnato anche noi in questo tempo di ricerca e di ascolto... Il nostro Dio ha scelto di entrare nella storia, ha voluto per sé le viscere di una ragazza di Nazareth che, pur essendo promessa sposa di un uomo, si è abbandonata totalmente nelle mani del suo Signore.

“Canto al Re il mio poema” ... nella Sinfonia del Sì vuole essere proprio un percorso, insieme a Maria, dall’ascolto di quell’Annuncio all’abbandono fiducioso ed incondizionato: sembrano attimi quelli raccontati dall’evangelista Luca! Noi vogliamo cantarli, osservali, ascoltarli, danzarli, meditarli... fotogramma per fotogramma, affinché anche noi come la Vergine del sì sappiamo riconoscere la voce di Dio nel vociare chiassoso delle nostre esistenze. E senza pretendere di essere migliori di lei, non ci meravigliamo del dubbio che improvviso ci attanaglia, della fatica di credere, del dolore di chi sceglie e, necessariamente, rinuncia. Contemplando questi frammenti di vita consumatisi tra le mura di quella Santa Casa, possiamo non perdere mai lo stupore che non abbandonò mai gli occhi e il cuore di Maria nel vedere adempiute le promesse. Ed infine coraggiosamente potremo tuffarci nell’oceano travolgente di coloro che come Lei, la Vergine Annunciata, hanno saputo e voluto dire il loro sì.
Conceda il Signore a quanti ascolteranno e guarderanno la grazia dell’inquietudine, la caparbietà degli interrogativi, il coraggio dell’abbandono, affinché tutte le vite contagiate dall’Amore possano risuonare nell’unica grande Sinfonia del Sì!
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